CALATABIANO
Dall'autostrada CT-ME si assiste per alcuni secondi, ad un?interessante visione di ruderi situati sulla cima di una collina con due chiesette che fanno da ornamento lungo il crinale.Questo è il CASTELLO di Calatabiano. Punto forza del paese,non solo per la sua importanza artistica,ma anche e soprattutto storica. I resti di Calatabiano,le sue attraenti testimonianze materiali e storiche li dobbiamo cercare non dentro l?attuale centro abitato,ma sulla collina,dove ancora rimangono i segni dell?antico abitato.Antico perché prima che il terremoto del 1863 distruggesse ogni costruzione urbana, Calatabiano era un borgo medievale,circondato e protetto da una cinta muraria fortificata con torri e merli.Oggi la visita ai resti dell?antico borgo medievale ha inizio dalla piazza principale,qui troviamo la Chiesa Madre Maria SS. Annunziata,all?interno della quale ,sull?altare ,si può apprezzare il crocifisso ligneo risalente al XVI sec.,opera di Giovanni Salvo D?Antonio di scuola antonelliana.Uscendo dalla Chiesa si trova l?antica stradina che collega l?abitato odierno con il vecchio borgo,dove è impossibile non fermarsi ad ammirare l?umile chiesetta di Gesù e Maria (1695) in stile barocco.Essa è ospitata da una piazzetta quadrangolare che offre agli amanti dell?arte ,della storia e della natura un panorama mozzafiato!!!Dalla chiesetta si continua a salire,prima dell?arrivo al maniero ,oltre le mura ed i ruderi,esistono due chiese: quella del Carmelo del 1510 e quella del SS.Crocifisso del 1484,nonché dimora del nostro protettore S.Filippo Siriaco.Alzando lo sguardo il castello impone la sua presenza.La fortezza nacque sotto la dominazione degli arabi,i quali ripristinarono il castello e ne rafforzarono la cinta muraria esterna,attorno alla quale sorgevano circa 200 abitazioni di proprietà dei vassalli.La dominazione araba durò 2secoli,in seguito vi successero varie signorie.Sappiamo con certezza che nel 1135,regnando Ruggero II, Calatabiano venne elevato a signoria e concesso ai signori Pagano e Gualteri, conti di Avellino .Seguirono:Arnaldo de Regio, Gualtieri dei Palearis, Pietro Ruffo, Ruggero di Lauria,Arrigo Rosso ArtaleAlgona .Nel 1396 il castello andò alla famiglia Cruyllas precisamente Berengario e vi restò fino alla sua rovina,avvenuta a causa di un violento terremoto che nel 1669 devastò buona parte della Sicilia orientale.
Gisella Lo Castro
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